Negli
ultimi mesi, le traversie legate all'emergenza sanitaria, hanno accomunato ad
ogni latitudine le sorti della popolazione mondiale, inducendo molti a portare
considerazioni sullo stato dell’ambiente in cui viviamo. Poiché anche se le
epidemie sono sempre esistite, non pochi hanno voluto legare la rapida
diffusione del virus e la sua incidenza, ai ritmi di vita e alla qualità
dell’aria che respiriamo. Considerazioni, quest’ultime, cui non ci si può
associare in mancanza di evidenze scientifiche. Tuttavia, la pausa forzata ha
dato modo ad ognuno di noi di riconsiderare il rapporto con la natura e
l’ambiente, nonché l’essenzialità delle nostre scelte, ben oltre le curiose
scene di animali selvatici giunti ad appropriarsi di ambienti urbani, dato il
favore dell’assenza di traffico. Allora vogliamo ricordare come, nelle pagine
del Blog “Bonghi-Rosmini in&out” l’08 febbraio 2019, fu pubblicato un articolo
dal titolo: “https://giornalinoscolasticobonghi-rosmini.blogspot.com/2019/02/un-pianeta-terra-sempre-piu-danneggiato.html” e, a distanza di più di un anno, torniamo
sull’argomento per sottolineare la felice coincidenza per cui Greta Thunberg,
protagonista del post, nel gennaio 2020 è stata in prima pagina per il Time.
Nel
2019 e nei primi mesi del 2020 la giovane attivista svedese ha proseguito,
prima di essere temporaneamente fermata dal covid19, le sue attività di
sensibilizzazione e di denuncia, guadagnando molte tribune e maggiore
visibilità alla causa ambientalista. L’impressione riportata dall’articolo del
2019, era quella che la “Questione ambientale”, così come era stata definita
dai primi studiosi dell’argomento negli anni ’60 del ‘900, non sia più un
aspetto particolare delle conoscenze nel campo delle Scienze Naturali o
l’ambito di discussione privilegiato da attivisti e politici contro-sistema, ma
bensì un argomento all’ordine del giorno nelle agende della politica e
dell’economia, nonché nella nostra vita di ogni giorno.
Le
discussioni e le decisioni prese durante le Conferenze internazionali sul
clima, la green economy, gli alimenti bio e le automobili ibride, appartengono,
ed apparterranno sempre di più, alla nostra vita quotidiana. Inoltre ambiente è
cura del territorio, che passa attraverso lo studio e la conoscenza dei luoghi
e delle bellezze naturalistiche a noi più vicine, come il Parco nazionale del
Gargano e i Monti del sub Appennino dauno. Ricordiamoci di tutto ciò, quando
nei prossimi giorni, riprendendo in ogni aspetto le consuete abitudini di
sempre, potremo accedere ai bei percorsi appenninici della Daunia ed agli
incantevoli paesaggi marini delle nostre coste. Riguadagnando la tanto agognata
possibilità di stare all’aria aperta, apprezzeremo senz’altro molto di più il
vero ed inestimabile valore di un ambiente migliore.
La Redazione
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