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venerdì 8 febbraio 2019

Un Pianeta Terra sempre più danneggiato e "messo in pericolo"


Nel gennaio del 1989, esattamente 30 anni fa, il noto settimanale “Time” dedicò il primo numero del nuovo anno al pianeta Terra.
La copertina “annuale” è regalata ogni anno, dalla redazione del periodico statunitense, ai personaggi che hanno segnato in modo emblematico le cronache e gli eventi mondiali, nei dodici mesi precedenti. Quell’anno, per la seconda volta, in copertina non si trovava l’immagine di una persona, ma un oggetto, una rappresentazione fotografica particolarmente efficace del nostro pianeta danneggiato e “messo in pericolo”. Nel reportage interno, incentrato sull’argomento, si illustravano i danni arrecati all’ambiente dalla crescita della popolazione, dall’inquinamento, dallo spreco di risorse e dalla distruzione degli habitat naturali di molte specie animali e vegetali. Uno degli articoli del reportage era intitolato “Sentire il caldo” e trattava, in modo specifico, degli effetti del surriscaldamento globale dovuto all’incremento delle emissioni di CO2 nell’aria.
Se allora si potevano ancora avanzare ipotesi sul fatto che l’innalzamento delle temperature fosse una casualità registrata in una o due stagioni, oggi gli effetti sono talmente evidenti da non dare più adito a scuse. Gli eventuali rimedi sono noti da tempo, ma le misure politiche ed economiche utili al fine di limitare i danni incontrano sempre resistenze. Mentre, le tanto sbandierate innovazioni tecnologiche proposte quale risoluzione del problema, sono ancora una chimera. Anche per questo è nato un movimento spontaneo di giovanissimi che, organizzatisi tramite la rete internet, chiede alle istituzioni mondiali un futuro, il futuro loro negato (cioè negatoci) dall’aggravarsi delle condizioni ambientali. Una delle promotrici del movimento è Greta Thunberg. La ragazza, sedicenne svedese, oltre agli scioperi, agli interventi al World Economic Forum di Davos e alla Conferenza sul clima di Katowice, ha creato l’hastag: #Fridays for future (Twitter).
A dicembre del 2018, lo stesso settimanale statunitense “Time” l’ha menzionata tra i 25 teenager più influenti del 2018 (fonte AGI News).







Gli alunni della V C Sezione Liceo Scientifico


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