Al
Bonghi è andata in scena la prima edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico
Ciceroni, cantanti, attori e artisti: gli studenti del
classico nella notte a loro dedicata.

Un viaggio nella
storia, nell'arte, nella letteratura, nella filosofia e nella scienza che ha
visto protagonisti gli studenti, desiderosi di mostrare alla città quanto il
classico possa essere bello, anche e soprattutto di notte.
Nata da un’idea del
prof. Rocco Schembra, insegnante di latino e greco al liceo Classico di
Acireale, la notte nazionale dei licei è ormai giunta alla sua quinta edizione
nazionale, la prima per il Bonghi.
Dalle 18 sino alle 24
gli studenti, con la direzione artistica della prof.ssa Anna Maria Di Lorenzo,
referente del progetto, hanno accolto genitori, ragazzi, figure istituzionali
ed ex alunni. Ad augurare buona fortuna ai ragazzi presenti anche il sindaco Antonio
Tutolo, il prof. Giovanni Calcagnì e il dott. Ernesto De Martinis. Non sono inoltre mancati ospiti
d’onore come Bacco, Democrito e Aristofane a rendere vivace uno spettacolo già
di per sé cangiante e vario. Nessuno, uscendo dalla scuola, ha detto di essere
insoddisfatto. Al contrario lo spettacolo ha suscitato meraviglia e
apprezzamento, offrendo uno stimolo di riflessione e diversi motivi di gioia.
Si è trattato di un
modo per far esplorare al pubblico la cultura umanistica esibendosi in performance e dibattiti culturali,
spettacoli teatrali e artistici, degustazioni a tema e cene con delitto. Le
danze si sono aperte al tramonto con la lettura di alcune poesie, esibizioni di
danza ed esecuzioni canore. E ancora: un viaggio attraverso la figura di
Odisseo nella storia della letteratura e un percorso affascinante fra le
meraviglie del Caravaggio. Nemmeno la magia della chimica e il laboratorio
astronomico sono passati inosservati agli occhi degli spettatori che, affamati,
hanno poi potuto degustare stuzzichini e dolci preparati e offerti al pubblico
dagli studenti stessi. La Notte Nazionale ha fornito, inoltre, la possibilità
di pensare anche ai bambini e ai ragazzi meno fortunati: i classicisti del
“Bonghi”, che hanno infatti deciso di donare, per l’occasione, la somma di
cento euro all’Unicef, hanno dimostrato un non comune spirito di solidarietà e
grande sensibilità d’animo.
Il culmine della serata
si è raggiunto con la rappresentazione della commedia “Gli Uccelli” di
Aristofane, in cui si sono cimentati i ragazzi del laboratorio di teatro
classico della nostra scuola e a cui hanno fatto seguito le testimonianze di ex
studenti (Benedetta Di Millo, Francesco Giglio, Beatrice Checchia, Giorgia
Bianco, Elisabetta Prioletti, Alberto Trincucci) che hanno voluto omaggiare il
classico, per ciò che ha offerto loro e per come ha contribuito a formarli e a sostenerli
nella maturazione.
Un ospite di eccezione
ha rivolto, poi, tramite un videomessaggio che ha suscitato molti apprezzamenti
fra il pubblico, il suo augurio agli studenti presenti: Fabrizio Gifuni, attore
di origini lucerine, che ha rivelato di aver scoperto la sua passione per il
teatro proprio durante gli anni in cui seguiva il laboratorio teatrale del
liceo che ha frequentato. "Al classico ho scoperto qualcosa di molto
vicino alla mia idea di felicità" e "Fate in modo di trovare ora la
vostra passione, difendetela e fatela diventare un lavoro" sono state le
parole che più hanno colpito l’uditorio.
Emozioni forti ha suscitato, infine, l’ex-alunna Francesca Bellucci con la lettura del Fragmentum Grenfellianum (meglio conosciuto come il “Lamento dell’esclusa”), il brano scelto a livello nazionale che è stato letto in contemporanea in tutti i licei partecipanti alla Notte del Liceo Classico. “Compagno della via è il fuoco vivo che l’anima mia distrugge”: uno solo degli struggenti versi dettati dalla follia d’amore ad una donna che piange dinanzi alla porta del suo amato che la rifiuta è sufficiente a comprendere la pregnanza del messaggio che si è voluto trasmettere: si potrebbe, infatti, leggere fra le righe un riferimento alla brama di conoscenza e di sapere che brucia in ognuno di noi e che il latino e il greco, lungi dall’essere lingue “morte” come molti credono, continuano ad alimentare e a tenere viva.
Emozioni forti ha suscitato, infine, l’ex-alunna Francesca Bellucci con la lettura del Fragmentum Grenfellianum (meglio conosciuto come il “Lamento dell’esclusa”), il brano scelto a livello nazionale che è stato letto in contemporanea in tutti i licei partecipanti alla Notte del Liceo Classico. “Compagno della via è il fuoco vivo che l’anima mia distrugge”: uno solo degli struggenti versi dettati dalla follia d’amore ad una donna che piange dinanzi alla porta del suo amato che la rifiuta è sufficiente a comprendere la pregnanza del messaggio che si è voluto trasmettere: si potrebbe, infatti, leggere fra le righe un riferimento alla brama di conoscenza e di sapere che brucia in ognuno di noi e che il latino e il greco, lungi dall’essere lingue “morte” come molti credono, continuano ad alimentare e a tenere viva.
MICHELE CLEMENTE
CLASSE 3B CLASSICO
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