1984
George Orwell
scrisse “1984 – Nineteen Eighty-Four” nel 1948. Egli ricavò tale data semplicemente invertendo le due
cifre dell’anno , il 1948, in cui redasse il secondo e ultimo abbozzo.
Evidentemente a Orwell il 1984 sembrava abbastanza lontano per situarvi un
racconto fantastico.
Nel campo della narrativa, 1984 appartiene al genere anti-utopistico. 1984 è un’anti-utopia perché prevede non un mondo migliore, un mondo ideale, bensì un mondo insensato , in cui gli uomini vengono privati dell’anima e in cui prevale la violenza autoritaria, mentre tutt’intorno non c’è che tristezza, squallore, diffidenza e odio. Il mondo descritto da Orwell è diviso fra tre superstati: Oceania, Eurasia e Estasia,che si presumono in continua guerra tra loro. Gli avvenimenti si svolgono a Londra, depressa e ingrigita dall’ideologia imperante del Socing (il Socialismo inglese), unica dottrina ammessa in Oceania. Le autorità di Oceania la cui incarnazione prima e più elevata è il Grande Fratello ,che appare in immagine in ogni luogo e sovrasta la vita pubblica e privata di ognuno, ma che in realtà nessuno conosce e nessuno ha mai visto di persona, governano e controllano il paese attraverso il “Partito” e i suoi ministri onnipotenti. Ogni pensiero, ogni parola di qualsiasi suddito sono controllati da vari ministeri, specie da quello dell’Amore, da quello della Verità, ecc. Essi, in realtà, controllano i cittadini per renderli completamente succubi al sistema, pronti a tradire qualsiasi sentimento di affetto e di amore anche verso i propri cari per servire lo Stato, per renderli feroci odiatori dei nemici interni ed esterni del paese e assolutamente incapaci di qualsiasi pensiero autonomo e forma di critica.
Nel campo della narrativa, 1984 appartiene al genere anti-utopistico. 1984 è un’anti-utopia perché prevede non un mondo migliore, un mondo ideale, bensì un mondo insensato , in cui gli uomini vengono privati dell’anima e in cui prevale la violenza autoritaria, mentre tutt’intorno non c’è che tristezza, squallore, diffidenza e odio. Il mondo descritto da Orwell è diviso fra tre superstati: Oceania, Eurasia e Estasia,che si presumono in continua guerra tra loro. Gli avvenimenti si svolgono a Londra, depressa e ingrigita dall’ideologia imperante del Socing (il Socialismo inglese), unica dottrina ammessa in Oceania. Le autorità di Oceania la cui incarnazione prima e più elevata è il Grande Fratello ,che appare in immagine in ogni luogo e sovrasta la vita pubblica e privata di ognuno, ma che in realtà nessuno conosce e nessuno ha mai visto di persona, governano e controllano il paese attraverso il “Partito” e i suoi ministri onnipotenti. Ogni pensiero, ogni parola di qualsiasi suddito sono controllati da vari ministeri, specie da quello dell’Amore, da quello della Verità, ecc. Essi, in realtà, controllano i cittadini per renderli completamente succubi al sistema, pronti a tradire qualsiasi sentimento di affetto e di amore anche verso i propri cari per servire lo Stato, per renderli feroci odiatori dei nemici interni ed esterni del paese e assolutamente incapaci di qualsiasi pensiero autonomo e forma di critica.
Il protagonista
Winston Smith, che è un funzionario del Ministero della Verità, dove è addetto
all’ “aggiornamento” dei vecchi numeri del Times affinché corrispondano alla
versione della storia voluta dal Partito, si innamora, trova un rifugio in cui
il Partito non possa vederlo e sentirlo almeno durante i brevi incontri d’amore.
In realtà il nido d’amore non è che una trappola messa in piedi dalle spie del
Partito. Arrestato, Winston Smith si
consegna nelle mani degli inquisitori ma vorrebbe conservare l’amore per la sua
donna, anche se dispera di poterla rivedere ancora… . Il finale? Buona lettura a tutti…
Prof. ssa Marasco Teresa
Nessun commento:
Posta un commento