Una mappa del mondo come sfondo, un sole che sorge,
una povera famiglia (quella di Gesù) tra le macerie della guerra, tanti bambini
si tengono per mano, formando un girotondo. Tutti fratelli.
Nella rappresentazione di questo Presepe è racchiusa
la storia di sempre…la storia dell’uomo che cerca la felicità, l’amore ma si
ritrova sempre a fare gli stessi errori e a fare i conti con la sofferenza, col
dolore e con la morte.
Anche oggi la pace è auspicata, richiesta, invocata da
tutti ma…. si vive nella divisione, nella chiusura, nel contrasto.
Quale messaggio ancora una volta ci giunge in questo
periodo attraverso la contemplazione della nascita del Bambino Gesù? Gli angeli ai pastori parlano di GLORIA e
PACE: “Gloria a Dio”; torniamo a mettere Dio al centro dell’universo, della
vita, della nostra vita e sicuramente ci sarà “PACE tra GLI UOMINI” , tra di
noi e in noi.
Quattro semplici lettere costituiscono la PACE:
P- partecipazione
A- amore
C- collaborazione
E- empatia
Ecco un semplice suggerimento per vivere la pace:
poniamoci nei confronti dell’altro, di ogni altro, con amore ci sarà
facile sentirci partecipi delle gioie e delle sofferenze di ciascuno e collaborare nella costruzione del meglio per
se e per tutti e, se proprio abbiamo nostalgia di “fare guerra”,
facciamola, ma al nostro egoismo, al
nostro interesse, alla nostra voglia di supremazia, al nostro tornaconto e
allora…la PACE VERRA’, prenderà dimora in noi e diverremo uomini
contagiosi di Amore e di Pace. E’ l’augurio per questo Natale: contaminare il
mondo con il virus della Pace.
E allora… BUON NATALE di PACE!!!
Prof.ssa Antonietta Vespa
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