Nel mese di ottobre si sono tenute le elezioni per il rinnovo della componente alunni del Consiglio d'Istituto. La redazione del Giornalino "Bonghi-Rosmini news" ha posto delle domande ai neo eletti rappresentanti. L'unico ad averci risposto è stato Francesco Mancini, della 5 A Scientifico. Di seguito pubblichiamo la breve intervista, approfittando per formulare a tutti i migliori auguri di buon lavoro.
· · 1) Come valuti l'esperienza delle votazioni per il rinnovo della componente alunni del Consiglio d'Istituto?
Concorrere all’elezione dei rappresentanti di istituto è
sempre stato un sogno che avevo sin dal primo superiore. La mia prima
esperienza da candidato è stata in quarto, l’anno scorso, ma ne sono uscito perdente per soli 13 voti.
Anche se con il senno di poi posso dire che è stata una fortuna aver perso,
perché con un anno di D.A.D. non avrei
potuto realizzare niente dei programmi che ho per il liceo. Mi è sempre piaciuto mettermi al servizio
degli altri e ho sempre trovato grande soddisfazione
nell’organizzare eventi e progetti nel miglior modo possibile. Ritengo, inoltre, che l’elezione dei rappresentanti di istituto
sia il miglior modo per introdurre gli studenti nel mondo vero della democrazia
viva e attiva, dove bisogna confrontarsi e avere le capacità e talvolta il
coraggio per far valere le proprie idee.
·
2) C'è stato un episodio che ti ha sorpreso o favorevolmente
impressionato da parte dei tuoi colleghi, che vorresti raccontare?
Devo dire che noi
studenti siamo rimasti molto perplessi
dal modo in cui diversi professori, vedono
l’elezione e la carica dei rappresentanti degli studenti. Infatti
nell’istituzione scolastica il ruolo della rappresentanza, spesso
sottovalutata, dovrebbe avere quel giusto riconoscimento che negli ultimi tempi
non sembra avere. Sebbene le elezioni, le cariche e le nomine sono tutelate e
garantite da norme legislative o addirittura da decreti presidenziali, entrare
nelle classi per esporre il proprio programma o organizzare un’assemblea di
istituto sembra per loro un’eccezione, qualcosa di raro, anzi un premio. Viene quasi da pensare che loro abbiano
dimenticato cosa significhi essere diciottenni e avere il cosiddetto “sangue
che ribolle nelle vene”, ma la cosa più
sconcertante è che è stata proprio la
loro generazione ad ottenere quegli stessi diritti che ora ci vogliono
togliere. Mi auguro che nel corso di quest’anno riusciremo a ripristinare i
valori e il rispetto, che prima di essere preteso andrebbe dato e mi dispiace
dirlo ma noi studenti ne stiamo ricevendo ben poco.
·
3) Cosa sai delle competenze del Consiglio d'Istituto?
Il consiglio di istituto
elabora gli indirizzi generali,
stabilisce le forme di autofinanziamento e come impiegare i mezzi
finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Ha potere deliberante
sull’organizzazione e la programmazione della vita e delle attività della scuola
nei limiti delle responsabilità di bilancio. E’ proprio questo il nostro punto
critico a mio parere, il consiglio di
istituto del Liceo Bonghi-Rosmini nel corso dei 5 anni passati si è trasformato
in uno strumento a volte autoreferenziale che ci appare essere distante da noi
studenti e che spesso ha ostacolato e a
volte impedito le libertà e i diritti degli studenti. Basti pensare che ancora
oggi il regolamento di istituto a differenza di tutti gli altri licei di questa
nazione, non riconosce e non prevede i diritti relativi alle assemblee (
garantite dai Decreti Delegati del 1974), trasformando ogni permesso di organizzazione di un assemblea in
una specie di concessione che ci viene dal cielo, quando invece dovrebbe essere
abituale avere un giorno mensile dedicato a temi delle assemblee di istituto.
·
4)
Quali sono le tue proposte, o, cosa ti piacerebbe poter proporre agli altri
Consiglieri?
Come obbiettivi abbiamo:
- Creare un nuovo merchandising scolastico con
la conseguente riforma del logo;
- Organizzare nuovamente (dopo 5 anni che era
sparito) il Bonghi’s Got Talent;
- Le olimpiadi del liceo;
- Aggiornare e ampliare le pagine social della
scuola;
- Organizzare per la prima volta nella storia
di Lucera il PROM (il ballo di fine anno);
Prima
di parlare di proposte però, bisogna
ampliare le basi per poterle discutere e attuare. L’obbiettivo dell’anno
2021-22 sarà espletare ogni diritto affinché non venga perso o limitato e limitare i cosiddetti “abusi di cattedra”
che i professori fanno a scapito degli studenti, talvolta
barricandosi dietro vecchie scrivanie tarlate, predicando la democrazia nelle classi
e appoggiando l’autoreferenzialità nella scuola. I diritti degli studenti saranno ristabiliti
e ci batteremo con le unghie e con i denti per riaverli, costi quel che costi.
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